Articoli e contributi
Il Prof. Dott. Raffaele Marcello è autore di articoli e contributi scientifici su giornali e riviste specializzate.
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Le nuove norme di comportamento del collegio sindacale: omissioni degli amministratori e operazioni straordinarie
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Cesi Multimedia
Il recentissimo documento in pubblica consultazione emanato dal CNDCEC in data 16 marzo 2011 contiene le “Norme di comportamento del Collegio sindacale” relative alle attività dell’organo di controllo in caso di omissioni degli amministratori e nelle operazioni sociali straordinarie. Si tratta di norme di carattere deontologico, che andranno presto completate con ulteriori specifiche previsioni, riguardanti l’organizzazione del lavoro all’interno del collegio sindacale incaricato anche della revisione legale dei conti.
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La ricapitalizzazione a copertura delle perdite
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Il Fisco
Nel caso di perdite di esercizio, le norme che disciplinano la loro copertura si rinvengono negli artt. 2446 e 2447 (2482-bis e 2482-ter per le S.r.l.) del codice civile. I comportamenti da intraprendere risultano diversi a seconda dell’entità delle stesse e le differenti soluzioni sono dettate dalle esigenze di tutela non solo dei soci, in considerazione della molteplicità degli interessi coinvolti. Obiettivo di questo contributo è quello di analizzare l’iter da seguire in presenza di perdite civilistiche che superano determinati livelli del capitale sociale.
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L'indipendenza del sindaco con incarico di revisore legale dei conti nelle società chiuse
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Le Società
L'indipendenza del revisore rappresenta un aspetto fondamentale per qualificare il ruolo del professionista contabile all’interno del sistema economico-finanziario. Quando la revisione e` affidata al collegio sindacale, le recenti disposizioni introdotte dall’art. 10, D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, devono essere integrate con il contenuto dell’art. 2399 c.c. Scopo della presente nota e` quello di proporre una lettura coordinata delle due norme che affrontano la problematica seguendo approcci differenti.
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I prestiti dei soci. Rischi di postergazione e revocatoria
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Il Fisco
L’art. 2467 del codice civile assoggetta a vincolo di postergazione i finanziamenti dei soci, per così dire, anomali o sospetti, ossia quelli che formalmente si presentano come capitale di credito, ma che, nella sostanza economica, costituiscono parte del capitale di rischio, ovvero vengono concessi in un momento in cui risulta un eccessivo squilibrio dell’indebitamento in rapporto al patrimonio netto o una situazione finanziaria della società in cui sarebbe stato ragionevole un conferimento. Il presente intervento si propone lo scopo di analizzare la disciplina dei finanziamenti erogati dai soci, evidenziando gli aspetti più controversi concernenti la concreta applicazione dell’art. 2467 del codice civile anche a seguito delle recenti novità introdotte dalla legislazione d’urgenza della scorsa estate (D.L. n. 78/2010).
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Cooperative agricole e di lavoro. Nessun limite al riporto delle perdite
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Il Fisco
La ris. n. 129/E del 13 dicembre 2010 si è occupata di definire la disciplina applicabile alle cooperative per il riporto e l’utilizzo delle perdite di natura fiscale, di cui agli artt. 83 e 84 del Tuir. Nell’istanza di interpello, più precisamente, si chiede quale sia il corretto atteggiamento da tenere, anche in sede di dichiarazione, per l’utilizzo e il riporto delle perdite fiscali in presenza di soggetti che fruiscono di un regime variabile di tassazione dell’utile, con particolare riferimento alle cooperative agricole e della piccola pesca. Come si vedrà nel seguito, l’Agenzia ha chiarito che l’utile detassato deve essere indicato in un prospetto extra-dichiarativo che va esibito a richiesta dell’ufficio in caso di controllo.
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Dismissione dei beni immobili rivalutati
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Guida alla contabilità e bilancio
Analisi del trattamento delle plusvalenze di cessioni di cespiti rivalutati civilisticamente ai sensi del D.L. 185/2008.
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Il trattamento delle perdite nelle società cooperative
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Il Fisco
Nelle società cooperative nessuna norma di-spone specificamente sulla riduzione del capi-tale sociale e non si ravvisano elementi per di-sattendere l’orientamento dottrinario, secon-do il quale la variabilità del capitale esonere-rebbe gli enti mutualistici dal rispetto delle disposizioni previste nelle società lucrative per la riduzione del capitale per perdite oltre un terzo o al di sotto del minimo legale. L’unica vicenda giuridica rilevante in ordine all’integrità del capitale è la perdita totale del-lo stesso, che costituisce causa di scioglimen-to ai sensi dell’art. 2545-duodecies del codice civile a meno che non si proceda all’azzera-mento delle perdite e al ripristino del capitale minimo da parte dei soci.
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La determinazione della plusvalenza in ipotesi di dismissione di beni oggetto di rivalutazione volontaria ai sensi del D.L. n. 185/2008
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Rirea
Il D.L. n. 185/2008 all’articolo 15 (dal comma 16 al comma 23) ha introdotto numerose novità in tema di rivalutazione degli immobili. In particolare, a differenza delle altre leggi sulla rivalutazione volontaria dei beni, il decreto anti-crisi(1), in deroga al criterio di valutazione civilistica del costo storico (articolo 2426 del codice civile)(2), ha previsto per le imprese la possibilità di attribuire alla rivalutazione la sola valenza civilistica, e non anche fiscale(3), nonché il differimento degli eventuali effetti tributari, prevedendo un intervallo più lungo rispetto a quello talvolta contemplato in precedenza.
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Le imprese in perdita "sistemica"
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Il Fisco
La finalità che intende perseguire l’art. 24 del D.L. n. 78/2010 è abbastanza intuitiva. La norma, nelle intenzioni del legislatore, mira ragionevolmente a contrastare i comportamenti antieconomici perseguiti dalle imprese in perdita costante. Ciononostante, i numerosi aspetti controversi, sui quali si avrà modo di soffermarsi in questa sede, potrebbero, salvo auspicati interventi dell’Amministrazione finanziaria, amplificarne gli ambiti applicativi fino ad alterare gli intendimenti sottesi alla disposizione stessa.
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Cooperative edilizie. Trattamento Iva delle assegnazioni di alloggi ai soci dopo la Manovra anticrisi 2009
Pubblicato in: Attività Scientifica - Fonte: Il Fisco
L’art. 4-ter, commi da 4 a 6, della L. 3 agosto 2009, n. 102 (che ha convertito in legge il D.L. n. 78/2009) ha soppresso le agevolazioni Iva in favore delle cooperative edilizie a partire dal giorno 5 agosto 2009, data di entrata in vigore delle nuove norme. Per effetto di queste novità,le cooperative edilizie sono assoggettate al comune regime in materia di Iva. Per fornire una visione più chiara e definitadegli effetti del provvedimento, il contributo offre alcune precisazioni in ordine alle conseguenze dell’abrogazione, che ha anche riflessi sul sistema di registrazione contabile delle scritture, e che comporta l’assoggettamento ad Iva degli acconti versati dai soci alle cooperative edilizie di abitazione che assegnano gli alloggi in proprietà.
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